Estate 1970, ci troviamo in una ventina dalla Delinda, trattoria ben nota per le sue tagliatelle.
Tutto procede al meglio senza scossoni in quella saletta riservata, fino a quando a fine cena ci portano l’anguria e arriva Nadi vestito di tutto punto, accingendosi a prendere servizio all’Hotel Kursaal, di cui è neo direttore.
L’accesso alla sala è regolato da un’unica porta a due ante spalancate da cui il personale entra ed esce per le varie portate. Nadi ci saluta senza varcare la soglia, accosta un’anta fissandola con i catenacci e chiude la porta.
Gianni esclama: “Ci ha preso in trappola!”.
Infatti, di lì a poco riappare sulla soglia e inizia col primo lancio d’anguria centrando in pieno Spranghina che risponde lesto ma Nadi rinserra la porta e il lancio non centra il bersaglio.
Così Nadi, a brevi intervalli ripete più volte la pantomima, colpendo in qua e in là gli astanti che si riparano come meglio possono chinando il busto sotto il tavolo.
A Gianni dico che non c’è via di scampo, non ci sono altri accessi e il ribaldo sembra voglia continuare ad oltranza.
Gianni sottovoce:
“Adesso sistemiamo noi il furbetto, ogni volta fa sempre così, lancia la sfida e poi fugge, ha rotto i coyones! Armati d’anguria e vieni con me.”
Lo seguo, in fondo alla sala c’è una finestrella (l’unica apribile, le altre sono a vasistas), apriamo e scavalchiamo.
Siamo nell’orto della proprietà, rientriamo dall’ingresso principale, Nadi è ancora in azione nel parapiglia generale, poiché tutti fanno a gara per colpirlo, ma senza successo.
Gli arrivo alle spalle e struscio la fetta d’anguria dal nodo della cravatta all’addome.
Da ghignante diventa serio, sbianca in volto, poi diventa paonazzo e controlla il proprio stato.
Ha perso tutta la sua baldanza e fugge via imprecando.
Tutti assentono e plaudono all’impresa; io, al contrario, mi rammarico di ciò che ho appena fatto ma Gianni mi conforta dicendo che gli ci voleva quella lezione una volta per tutte.
Finalmente abbandoniamo la sala e ci rechiamo nell’orto alla pompa dell’acqua con lavatoio per ripulirci alla meglio tutti a torso nudo, solo Spranghina si denuda completamente sotto gli occhi esterrefatti delle ragazze che erano con noi.
c.f.