Gianni Mandolesi Racconti e storie di un personaggio riminese

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Geppe racconta:

<<Quel viaggio in Corsica fu bellissimo, ci recammo là in due tempi, prima partirono Danny, Gianni e Renato, in seguito, Tino, Tommaso ed io.
Alle sei del mattino ad attenderci sul porto di Bastia c’è Gianni che, scorgendomi, con le braccia al cielo benedice il mio arrivo, urlandomi dalla banchina: “Per fortuna che sei arrivato tu Yetino (altro soprannome), perché qui siamo tutti nella merda. Questi due mi vogliono uccidere! Aiutami tu!”.
Gianni aveva talmente rotto che Danny e Renato lo rincorrevano con arco e freccie!

Facciamo colazione con uova e con quel poco che è rimasto delle provviste, poi ci inoltriamo per una lunga pista sabbiosa, al termine della quale troviamo un’immensa piscina naturale e bivacchiamo lì, lontani da ogni contesto umano.
Visto che siamo a secco di cibo (c’era rimasto solo del sugo di coniglio), Gianni si offre di fare la spesa in un emporio molto distante da dove siamo e parte per la destinazione.
L’emporio è gestito da una tenera vecchietta di 90 anni dalla quale Gianni compra dei maccheroni a larghe maniche e altre cose che necessitano.
Passa un sacco di tempo, si fa l’imbrunire e Gianni non si vede.
Decido d’andargli incontro per verificare cosa gli fosse successo.
Che cosa stava facendo? Aveva bevuto e si era messo a correre in moto facendo a gara coi corsi, poi era caduto nel sabbione e questi l’avevano lì abbandonato, visto che non si era fatto nemmeno un graffio.
Quando arrivo, vedo Gianni, alla luce del faro della moto, che raccoglie ad uno ad uno i maccheroni che con la caduta erano fuoriusciti dal contenitore, soffiando via la sabbia di cui erano intrisi.
Prima mi spancio dalle risate poi l’aiuto nell’impresa, torniamo, e mangiamo i maccheroni al coniglio e granelli di sabbia.>>

c.f.

Piscina personale di GianniCanyon Purcaraccia Corsica