Stefano Savioli invita Gianni a Riccione
Sono i primi anni ’70 e Stefano Savioli, che attende ogni notte alla chiusura del bar del suo hotel, il Ritz di Riccione, invita Gianni che lo raggiunge a tarda sera insieme a Giulietto (Spranghina).
Stefano vuole collaudare il suo registratore che capta anche a distanza e lo colloca sotto il tavolino dove i tre sono seduti insieme a un giovane perito agrario, amico di Stefano e ne viene fuori un esilarante scherzo ai danni dell’ignaro ospite. Pare che la fida Siba (cagnetta) col suo fare si sia accorta dell’inganno, Stefano la zittisce a modo suo.
Consigliamo di ascoltare l'allegato audio nel massimo silenzio e nonostante l'usura del tempo si comprenderà chiaramente che Gianni si dichiara amico del Presidente venezuelano; che il capo dell'esercito è un ex nazista della Gestapo che fa il socialista per poi rivelare in seguito la sua vera natura di nazional-socialista; che il capo della polizia di 29 anni alto 2 mt. e 8 cm. è un giocatore ed è nelle sue mani, in quanto gli ha prestato 5 milioni a fronte di una cambiale depositata a Lugano. Il nuovo adepto avrà carta bianca nel suo agire.
c.f.